Il 14 dicembre è stato pubblicato il decreto interministeriale del 30 settembre che disciplina le modalità di intervento del Fondo a sostegno dell’impresa femminile.
Un fondo istituito già dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di bilancio per il 2021) con l’obiettivo di promuovere e sostenere “l'avvio e il rafforzamento dell'imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell'imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.”
Con una dotazione di 40 milioni di euro, il Fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, che si avvale, in qualità di Soggetto gestore, dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia.
Il Fondo è volto a sostenere le donne nelle loro attività imprenditoriali (imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome) di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa sul territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione:
Alla domanda di contributi deve essere allegato il programma di investimento per la costituzione e l’avvio di nuove attività imprenditoriali femminili ma anche per il loro sviluppo e il consolidamento, nei seguenti settori:
Le iniziative devono essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Le spese ammissibili non possono essere superiori
Le agevolazioni possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, nei limiti previsti dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento (art. 22 del Regolamento (UE) n. 651/2014 GBER e Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione (Regolamento «de minimis») e assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro. Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.
Le spese ammissibili alle agevolazioni comprendono:
Oltre alle precedenti agevolazioni, le imprese beneficiarie potranno accedere a servizi di assistenza tecnico-gestionale, fino all’importo massimo di 5.000,00 euro per impresa fruibile in parte attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore, in parte in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.
Le agevolazioni sono concesse con una procedura valutativa a sportello e le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it
L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento, con il quale saranno, altresì, fornite le necessarie specificazioni per la corretta attuazione degli interventi.
Per maggiori informazioni sulle disposizioni normative vai al bando.
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